Moto: i nostri consigli per viaggiare in coppia
Moto: i nostri consigli per viaggiare in coppia

©Pixfly/iStock
Per il pilota, la moto è qualcosa di ovvio. Spesso dimentichiamo che ci sono volute ore di apprendimento e anni di esperienza per arrivare a questo punto! Ma condividere il piacere di andare in moto insieme richiede alcuni accorgimenti: ecco i nostri consigli.
Preparazione del passeggero
Se guidate con un passeggero che non è abituato alla moto, sarà indispensabile spiegargli le vostre regole di guida: quando salire e scendere, dove e come stare in piedi, come comportarsi in accelerazione, in frenata, in curva, in sosta, ecc. Il vostro compagno di viaggio deve sentirsi sicuro di non essere un ostacolo alla guida.
Una volta pronti, controllate il suo equipaggiamento: casco ben indossato, mentoniera regolata, giacca, guanti e scarpe chiuse…
Le regole di sicurezza che valgono per i piloti, valgono anche per i passeggeri! Proteggetevi non solo dal vento e dal freddo, ma anche dalle conseguenze di una caduta. L’equipaggiamento ideale è costituito da un casco integrale, guanti, stivali alti e un abbigliamento solido.
Nel caso di un passeggero alle prime armi, cercate di essere rassicuranti, soprattutto nei primi minuti. Guidate in modo fluido, senza scatti, e più lentamente del solito. Adattatevi, per dare fiducia al passeggero.
Sapere modificare lo stile di guida
Se non siete abituati a viaggiare in due, sarà bene abituarsi un po’ alle nuove condizioni di carico, in modo da orientarsi. Gonfiate un po’ più gli pneumatici (circa 0,3 bar in più), rendete più rigido l’ammortizzatore posteriore per compensare lo schiacciamento e regolate l’altezza del fascio luminoso del faro. Per alcuni modelli è facile, ma molti richiedono l’uso di uno strumento specifico, in alcuni casi in dotazione alla moto. La regolazione degli ammortizzatori può essere piuttosto complicata: provate le diverse configurazioni e trovate la regolazione migliore, prima di accelerare.
A proposito di accelerazione, la guida in coppia riduce le prestazioni in accelerazione e in frenata. È necessario pianificare in anticipo i sorpassi e ancor più gli stop, poiché non solo si pesa di più, ma si tende ad accelerare di più.
Consigli essenziali per passeggeri alle prime armi
È essenziale mantenere una posizione stabile, confortevole e dinamica. Per farlo, utilizzate gli stessi punti di appoggio del conducente: mani, ginocchia e piedi.
I piedi devono essere saldamente appoggiati sui poggiapiedi, soprattutto le punte. Le ginocchia devono stringere le gambe del pilota, con le cosce leggermente tese e la cintura addominale ben tesa. È grazie alle ginocchia e agli addominali che eviterete di essere spinti in avanti (a ogni frenata) e all’indietro (a ogni accelerazione). Un semplice test: dovrete essere in grado di alzarvi un po’, sollevando i glutei, senza usare le mani.
Utilizzate le mani solo per sostenere la parte superiore del corpo, in modo da limitare lo sforzo delle braccia e affaticarsi meno. In generale, potrete aggrapparvi al vostro pilota e afferrare le maniglie sui lati o sul retro.
È consentito cambiare posizione in base al contesto, ma mai con un movimento improvviso. Se siete fermi, avvertite il vostro pilota; se siete in movimento, fate movimenti piccoli e fluidi. Se proprio dovete trovare un’altra posizione, chiedete di fermarvi. E più sicuro.
Se siete inclinati in avanti (su una moto sportiva), tenderete ad aggrapparvi al pilota. Per evitare di colpirlo con il casco, potete mettere una mano sul serbatoio del carburante. Questo vi permetterà di trattenervi e di evitare di essere spinti in avanti. Allo stesso modo, se temete di cadere all’indietro in caso di forte accelerazione, mettete una mano dietro di voi, su una maniglia o sulla sella, con il braccio ben teso e bloccato, quando sentite la moto accelerare. Su una moto da gran turismo, la posizione eretta è molto comoda in città o su strada, ma genera turbolenze alle alta velocità. In questo caso, avvicinatevi al pilota per proteggervi dal vento.
Tenete presente che il rischio maggiore di caduta è quando siete fermi. Comunicate al conducente quando salite o scendete dalla sella. E non cercate di mettere i piedi a terra allo stop o al semaforo rosso. È il pilota a controllare l’equilibrio della moto.
Nelle curve, il passeggero deve seguire il movimento, inclinandosi nella stessa direzione. Le prime curve devono essere affrontate con delicatezza, in modo che la coppia si abitui all’equilibrio in curva.
Per comodità di entrambi, comunicate prima e durante il percorso. Sulle posizioni da assumere sui vari tipi di strada, sulla durata della tappa, sui disagi o sulla volontà di fermarsi. Il pilota deve ricordare che chi siede dietro di lui si raffredda e si stanca più velocemente.
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