Sebbene potenzialmente molto interessante, l’idrogeno non è ancora una soluzione “di massa”. In Italia nel 2021 sono stati venduti pochissimi veicoli, anche a causa della scarsità di stazioni dedicate.
L’idrogeno deve affrontare sfide importanti a molti livelli. Innanzitutto, il 95% del processo di estrazione è attualmente basato sul fossile: assurdo per una fonte di energia rinnovabile! In secondo luogo, si pone il problema dello stoccaggio e della distribuzione dell’idrogeno, oltre alla sua estrema infiammabilità. L’insieme di queste problematiche spiega sia il costo proibitivo dei veicoli a idrogeno, sia lo scarso sviluppo di questa tecnologia.
Il “Piano Strategico per lo sviluppo dell’infrastruttura per il combustibile alternativo idrogeno”, presentato nel 2016 dal governo e aggiornato nel 2019, mira a garantire una produzione volta alla salvaguardia ambientale, a democratizzare i veicoli a idrogeno e svilupparne l’uso (il Piano originario prevedeva 27.000 veicoli alimentati a idrogeno nel 2025). La situazione è comunque ancora in divenire, per cui è auspicabile restare in attesa di vedere come si svilupperà il mercato nei prossimi anni, per poi riflettere sull’opportunità di fare il grande passo per il proprio veicolo personale.