Non si tratta di un tempio ma di un antico mercato il cui perimetro era occupato da botteghe. Il suo nome deriva dal fatto che in un'abside della parete di fondo si trovava un tempo la statua del dio Serapide, protettore dei commercianti. Le colonne che sussistono nel padiglione centrale presentano tracce di corrosione marina fino ad un'altezza di oltre 5 m dal livello del suolo: ciò rivela che esse furono, in certe epoche, sommerse dall'acqua, chiaro esempio di bradisismo.